Il titolo di questo post parte da una riflessione di questi giorni (o meglio, da una mia vecchia riflessione che però in questi giorni ha trovato conferma) e cioè che oggi siamo molto fortunati: possediamo strumenti meravigliosi che, se ben utilizzati, possono darci davvero tanto.
Chi ha seguito il blog sa del post che ho scritto in onore di un mio professore universitario scomparso di recente. Non ho condiviso il post su Istagram, non me la sono sentita: Istagram è di fatto il social network dell'informazione veloce, invece il mio articolo aveva la funzione di preservare la memoria del mio professore (per chi non lo ha letto in ogni caso può trovarlo a questo link:
https://rondokitchen.blogspot.com/2019/11/la-logica-e-come-il-maiale-non-si-butta.html). Quando ho iniziato a scriverlo mi aspettavo che venisse letto dai miei ex compagni di università ma non immaginavo la gran quantità di condivisioni che ha ricevuto anche da parte di persone a me sconosciute. E' stato bello perché, in un certo senso, il mio post ha svolto la funzione che un tempo era propria del funerale: quello di raccogliere tutti i cari del compianto perché lo ricordassero, cioè quello di creare comunità intorno ad un ricordo. Ecco, grazie al virtuale quel momento di raccoglimento c'è stato.
Per passare ad altro qualche giorno fa ho creato una storia in cui mostravo i pomodori cresciuti sul balcone della cucina e raccolti per metterli sott'olio, preparando così dei pomodorini che potranno essere usati in futuro per delle bruschette o per la pasta. Finita la preparazione ho taggato nei commenti della storia due vecchie amiche coreane. L'ho fatto perché ultimamente avevano caricato delle foto su Istagram in cui mostravano di essere andate in dei ristoranti italiani e di aver mangiato anche delle bruschette. Non vedo entrambe da anni e trovo ci sia qualcosa di magico nel restare in contatto con persone che abitano nell'altro capo del mondo. Si potrebbe dire che è il sogno di Marco Polo che diventa realtà!
Infine, grazie al mio canale, sono rientrato in contatto con una mia compagna delle elementari che non vedevo più o meno da allora. Un altro bel momento perché, pur vivendo nella stessa città, non abbiamo mai avuto occasione di incontrarci per caso, invece abbiamo chattato, seppur per poco tempo, come se non fossero passate che poche ore dall'ultima volta.
In conclusione, checché ne dicano i nostalgici, i nostri tempi ci forniscono strumenti meravigliosi. D'altra parte, di questo sono convinto, l'essere umano ha da sempre avuto desideri che gli strumenti di oggi dovrebbero aiutare ad esprimere e non a soffocare. E' per questo che il ricordo dei tempi andati non deve scomparire, perché è questo che ci fa essere "più umani".
Ed è per questo che deve continuare ad esistere Rondò's kitchen!